Buon 2021
È stato un anno veramente difficile, diverso e senza uguali, un anno triste, un anno angosciante che ci ha messi emotivamente a dura prova. Anche il solo pensiero di dover affrontare la DAD è stato motivo di ulteriore ansia e preoccupazione; per non parlare di settembre quando siamo scese in prima linea con la terribile paura di poter essere contagiate. È stato un anno luttuoso che ha coinvolto direttamente o indirettamente quasi tutte le famiglie italiane.
Per questi motivi penso che non sia necessario un augurio per il nuovo anno, perché credo fermamente che il prossimo futuro sarà e dovrà essere necessariamente migliore. Mi auguro soltanto che questo 2020 non passi invano ma ci faccia riflettere su ciò che veramente conta: il rispetto per il prossimo, per qualsiasi forma di vita e per il nostro pianeta.
Sono fermamente convinta che noi insegnanti di scuola dell’infanzia abbiamo un compito importantissimo, direi quasi una missione da svolgere, che è quella di instillare costantemente, giorno dopo giorno, nelle menti dei nostri piccoli alunni, gocce di “AMORE”, “COERENZA” e “RISPETTO”. Solo noi insegnanti abbiamo questo grande privilegio. Ma per poter svolgere pienamente questa “MISSIONE” non possiamo limitarci, solo per fare un esempio, a parlare dell’albero soltanto il 21 novembre. Queste “GOCCE” non devono essere il frutto di una storiella di un giorno, ma devono essere una “ COSTANTE” che accompagni gli alunni per tutto il periodo scolastico. Da qui la necessità in didattica di pianificare un percorso con un mediatore che accompagni gli alunni, e ci aiuti a trasmettergli i giusti valori. Faccio un esempio: prima di imparare il colore rosso, il piccolo apprenderà che la terra ci offre buoni frutti necessari alla nostra sopravvivenza, e per questo deve essere rispettata e protetta; solo in un secondo momento gli verrà detto che il colore di un succoso pomodoro è rosso.
Il nostro ordine di scuola riveste più di ogni altro, un ruolo importantissimo per la formazione delle generazioni future, concludo citando una frase di una delle più grandi figure del nostro tempo Maria Montessori “Le cose che vede un bambino piccolo, non formano ricordi ma parti della sua anima”.